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IL QUOTIDIANO (Gianfranco Manfredi)
Scritto da userstaff7 on . Postato in Dicono di noi
“Alto sul mare e sui tetti di Amantea, offre gli agi di un ambiente squisito con le sale fascinose di un ristorante di classe e poche , preziose stanze per l’ospitalità alberghiera. Un segreto millenario l’ha svelato di recente, nel corso del profondo quanto rigoroso restauro.
Un “segreto” arabo: una stele con iscrizioni che risalgono all’epoca saracena, quando Amantea, con un ampio comprensorio che arrivava fino a Nocera, era sede d’emirato. Potete ammirarla in una teca, la stele araba, in una saletta a lei espressamente dedicata. Ma l’ultimo segreto custodito dal Palazzo delle Clarisse è la gustosa cucina di un giovane chef, Claudio Villella, calabrese di Motta Santa Lucia formatosi professionalmente a Torino e tornato nella sua terra. Claudio predilige i prodotti del territorio che con gusto e appropriate tecniche di cottura diventano risvegli dei sensi. La creatività ed i piaceri del palato svettano in un menu non enciclopedico ma continuamente vario, assecondando le stagioni. Ecco una delicata insalatina di seppie accostata a tentacoli fritti nel mais e tempura di melone. L’ho assaggiata dopo un’equilibrata, armoniosa tartare di gamberi locali con mango e uova di salmone. Ai secondi, lo confesso, mi ha conquistato un involtino di cefalo alle erbe su crema di patate rosse e spinaci croccanti. Ma l’offerta prevede anche piatti come i tranci di spada al pepe verde su melone giallo con patate rosse e spinaci, scottate di spigola allo zenzero su composizione di frutta fresca, tortello ripieno di mousse di gamberi al piccolo pomodoro. Eccetera, eccetera, eccetera.
Creatività e mano sicura anche al dessert. Io ho gustato un tortino caldo al cioccolato con profumo di fichi. Una chiusura alla grande, speziata ma digeribilissima.
Da segnalare persino il pane (fatto in casa) fragrante e dai profumi orientali.”