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METE D’ELITE
Scritto da userstaff7 on . Postato in Dicono di noi
“Qualcuno si è spinto oltre e, inserendola nella legenda, vuole che la città di Amantea sia stata la mitica Temesa, cantata da Omero nell’Odissea.
Pur non disdegnando la legenda, proviamo comunque a percorrere le strade della città alla ricerca di quelle testimonianze artistiche e architettoniche di cui Amantea è ricca.
La prima di cui vogliamo occuparci è il cosiddetto Palazzo delle Clarisse. Prende il nome dalle sue ospiti, le sorelle dell’ordine monastico di S. Chiara, le Clarisse appunto. Fu costruito nel 1603 e dopo alterne vicende, nel 1812, divenne proprietà della famiglia del Marchese Don Giovanbattista Claudio De Luca di Lizzano. Conosce vari restauri il primo negli anni cinquanta ad opera di un architetto di famiglia e più recentemente, tanto da restituirlo alla città come sede di un ristorante di alta cucina e della Accademia degli Arrischiati.
L’architettura interna presenta un chiostro ad archi romanici, una scala litica ed una cappella con una statua di S. Chiara. Inoltre al suo interno è possibile rinvenire una testimonianza storica di notevole importanza: la base di una stele con delle scritte in lingua araba con brani del Corano, risalente all’epoca della dominanzione Saracena.”www.informacibo.it “Appunti di viaggio” (Franca dell’Arciprete Scotti)
“Un esperienza alta di una gastronomia eccellente in un contesto eccellente”
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“Rimaniamo nella tradizione in una regione del sud che meglio di altre conserva ancora sapori e profumi tramandati da generazioni. Punte di eccellenza vivono in alcuni locali che, per mezzo di chef giovani e promettenti, vogliono coniugare tradizione e creatività, recuperando spesso anche le radici di popoli diversi, greci, arabi, latini, normanni che si sono intrecciati sul suolo calabro. Ad Amantea vive un esempio di questa eccellenza: la cittadina arroccata sul cocuzzolo del monte sopra un roccione a strapiombo, appare sospesa nell’aria in forma di suggestivo presepe. Uno dei vecchi palazzi rivive di vita nuova: è il Convento delle Clarisse, abbandonato dopo l’esproprio napoleonico e poi recuperato splendidamente da un proprietario generoso che ne ha fatto un ristorante al top. Nelle sale e in terrazza di fronte al mare si possono gustare proposte originali che fondono le ricette tradizionali, sapori orientali e un gusto sofisticato: insomma un tripudio di sapori che riconcilia con le asprezze del sud www.palazzodelleclarisse.com “